Scrivi un commento
al testo di Andrea Palermo
Tramonto del savio vaneggiar
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Quante volte mi sono inteso morir lungo il sentiero che s’inonda di sole terso, quando il tramonto non vuol salutar il cielo nel suo perpetuo corso.
Nel lontano giagiciglio dove la notte ed il giorno s’incontrano nella lor pace, come indissolubili amanti che stretti per mano portan con loro la luce.
Io artista che ignaro al cominciar del vespro assisto al duellar di colore, non mi accorgo che il tempo con quel pennellar sancisce il passar delle ore.
In quegli effimeri istanti nel frammentar dorato in cui il meriggio si fa audace, ed il riverberar delle foglie che scosse dal vento sembrano proferir la lor voce.
E allor che io m’arrendo allo svogliato passo del savio vaneggiar, che scorre lentamente come acqua nel suo corso per non lasciarmi andar.
Andrea Palermo © (Anno 2012)
|
Cristina Bizzarri
- 14/05/2014 18:32:00
[ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]
Caro Andrea, siamo qui per esercitarci - io ho sessantanni (urgh) e grazie a questo splendido sito (non mi viene in tasca niente a scriverlo e lo penso da più di due anni) trovo il coraggio, vinco il pudore ... e metto cose che sento, penso e scrivo. Vedrai che barca - beh per me anche zattera e/o bastone ;-) - di matti-savi naviga qui! Anche se alcuni sto periodo sono vagamente letargici ... Ciao!
|
Andrea Palermo
- 14/05/2014 16:37:00
[ leggi altri commenti di Andrea Palermo » ]
Cara Cristina ti ringrazio per il giudizio critico, dorato è un errore di scrittura (quando si va di prescia...) ma la parola è dorato..... per il resto questa è una poesia scritta 2 anni fa quando ancora mi rifacevo a cose un po andate.... come stile. Nei prossimi giorni per non riempire troppo la bacheca pubblicherò alcune mie poesie nuove spero che siano di tuo gusto. Grazie un abbraccione P.S: accolgo anche le critiche negative come un bel giudizio per migliorare.... Buona poesia...
|
Cristina Bizzarri
- 14/05/2014 16:05:00
[ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]
Mi piace molto il titolo e alcuni versi. Invece quel "dorato" mi sembra un neologismo un po forzato, e alcune parti - sempre per i miei gusti però, è molto soggettivo! - con tutti quei verbi tronchi, mi sembra banalizzino il testo e lo rendano un po troppo "canzonetta". Credo che riscritti e con approfondimenti, i tuoi testi potrebbero essere davvero molto interessanti. Scritti così mi sembrano riduttivi e troppo generici... non nel senso di una vaghezza che amplia lo sguardo, ma bensì di temi ipersfruttati e che "vorrebbero" un linguaggio più personale per non cadere nel generico e nel banale. Ma aspetto di leggere altri commenti e, magari, di essere smentita. Nellattesa: buon esercizio di scrittura da una "stagista" come te qui alla Recherche. :-)
|
|
|